2. Costruire una ruota: gli strumenti - Bikeitalia.it

2023-02-28 14:13:03 By : Ms. Gail Su

Ogni meccanico che si rispetti deve avere a sua disposizione tutti gli strumenti necessari per lo svolgimento del lavoro. Si tratta di una massima che vale per qualsiasi manutenzione, poiché di rado improvvisazione fa rima con risultato professionale. Questo aspetto è ancora più accentuato nel caso della costruzione di una ruota, dove sono necessari una serie di strumenti dedicati, che possono essere acquistati oppure autocostruiti (con cognizione di causa) ma il cui utilizzo è imprescindibile ai fini di una buona riuscita della ruota. In questo articolo analizzeremo tutto il set di attrezzi e strumenti che qualsiasi wheelbuilder (di qualunque livello) deve per forza possedere.

Una delle prime fasi da mettere in atto è sicuramente la misurazione del diametro interno del cerchio. Per diametro interno s’intende la distanza che c’è tra due sedi della testa dei nippli opposte. Per effettuare questa misura si può utilizzare un calibro appositamente realizzato, la cui “invenzione” di deve a Roger Musson, uno dei più importanti costruttori di ruote inglesi, che ha trasmesso le sue conoscenze attraverso il sito www.wheelpro.co.uk. Il calibro in sostanza è formato da due raggi, ai quali viene eliminata la testa e che vengono tagliati accuratamente alla misura di 200mm ciascuno.

Alle estremità di ciascun raggio viene avvitato un nipplo, bloccato tramite l’applicazione di un potente frenafiletti. Su un piatto viene poi incollata una scala graduata, che potete scaricare da questo indirizzo: www.wheelpro.co.uk/support. La scala graduata servirà appunto per il calcolo dell’effettivo diametro del cerchio. In alternativa ci si deve munire di metro sfilabile e calibro a nonio;

Strumento importantissimo per effettuare le misurazioni delle dimensioni del mozzo. Sulla scelta del tipo di calibro e di come usarlo correttamente ne abbiamo già parlato in questo articolo;

Un’ottima soluzione sarebbe quella di dedicare un quaderno esclusivamente all’attività di costruzione delle ruote, dove dare un codice alla ruota, descrivendo modelli e marche dei cerchi e dei mozzi, inserire le tabelle con le misurazioni, il tipo di raggiatura scelta e le misure dei raggi. In questo modo è facile creare un archivio personale, dove poter spulciare in caso di errori oppure per non dover effettuare nuovamente le misure di cerchi o mozzi già utilizzati in passato;

Nelle ultime fasi dell’inserimento dei raggi può essere difficoltoso avvitare a mano i nippli, poiché i raggi tendono a rimanere all’interno del cerchio. Per facilitare le operazioni si può usare un regginippli, che ha appunto lo scopo di sostenere il nipplo e consentire l’avvitamento sul raggio.

Le case produttrici di utensili per biciclette propongono i loro modelli ma ci si può fabbricare un proprio regginippli usando un vecchio raggio, sul quale si avvita al contrario un nipplo fino al limite massimo. Sulla parte di filettatura rimasta scoperta si avviteranno i nippli da usare, che poi verranno collegati al raggio facendo ruotare l’utensile;

Il giranippli è uno strumento molto utile, che consente di avvitare velocemente tutti i nippli e mandarli in battuta allo stesso modo, uniformando così la tensione e partendo da una base già ben bilanciata. I giranippli possono essere acquistati (molte aziende produttrici di cerchi e mozzi propongono i loro modelli) oppure autocostruiti, partendo da un cacciavite a intaglio.

Si deve molare la punta, assottigliandola e poi creare una sorta di “dente” di 3mm di altezza, che vada in battuta contro il raggio e che quindi faccia da finecorsa all’avvitamento del nipplo, permettendo quindi di avvitarli tutti nello stesso modo;

Il tiraraggi è lo strumento che immediatamente rimanda alla costruzione di una ruota. Si tratta di un utensile scanalato che va a innestarsi sul corpo del nipplo e consente di farlo ruotare, aumentando o diminuendo la tensione e quindi centrando la ruota. In commercio esistono numerose tipologie di tiraraggi, che si interfacciano con una varietà di nippli incredibile. Dovete sempre avere il tiraraggi adeguato alla dimensione e alla forma costruttiva dei raggi che andrete ad utilizzare. Acquistate sempre tiraraggi di qualità, spendendo quello che c’è da spendere, poiché non è simpatico risparmiare sul tiraraggi e scoprire che spana irrimediabilmente tutti i corpi dei nippli, rendendo impossibile la centratura;

Il centraruote è “la macchina” per centrare. È formata da due bracci che sostengono la ruota e da dei riscontri che consentono di controllare lo spostamento laterale e il salto orizzontale. In commercio esistono diverse tipologie, da quelli professionali dotati di comparatori a quelli da poche decine di euro. Un buon centraruote ha un costo che si aggira intorno ai 125€. In alternativa potete costruirvene uno da voi, in rete si trovano parecchi esempi;

Si tratta di un attrezzo che consente di controllare che il cerchio sia posizionato in centro al mozzo e agire di conseguenza. È formata da due bracci che si poggiano al cerchio e da un calibro di riscontro che misura la distanza dal mozzo.

Capovolgendo il cerchio, il calibro dovrebbe dare la stessa misura, altrimenti la ruota è fuori campanatura. In commercio esistono diverse tipologie di dime per campanatura ma anche qui, se disponete di mezzi adeguati e di tempo, potete costruirne una come quella che uso io;

Si tratta di una lamina in acciaio dotata di un foro per l’alloggiamento della testa del raggio e di una scala graduata che consente il controllo della lunghezza del raggio. Potete costruirla da voi ma, dato il costo relativamente contenuto, la si può benissimo acquistare;

È una chiave apposita che consente di sostenere i raggi piatti (detti anche “aerodinamici”) per evitare che si torcano mentre avvitiamo i nippli. Se avete a disposizione una fresa o un centro CNC potete costruirvelo da voi, altrimenti è bene acquistarne uno di qualità;

Si tratta di una pasta a metà tra un olio di lubrificazione e un frenafiletti, che va applicata sulle estremità filettate dei raggi e che consente di realizzare un accoppiamento stabile ma allo stesso tempo evita che le filettature grippino o si corrodano. Dato il costo non proprio economico di questi prodotti, si può tranquillamente optare per il classico olio da taglio da officina meccanica, che offre una buona resistenza alla corrosione;

Servono per proteggere le mani durante le fasi di eliminazione dello stress dai raggi. Dato che schiacciare raggi in tensione può essere faticoso, meglio proteggere i palmi con dei guanti resistenti. Ideali sono quelli da saldatore, che si possono acquistare presso qualunque negozio di bricolage;

Strumento sofisticato, che consente di rilevare la tensione di ciascun raggio, in modo da verificare che la ruota sia correttamente equilibrata e non sia sovratensionata o sottotensionata, aspetti che comporterebbero la perdita della centratura dopo pochi chilometri di utilizzo.

ho fatto la misura del diametro del cerchio col metodo musson ma non ben capito di quanti mm avvitare i nipli sui raggi tagliati. Un saluto, Angelo Del Vecchio.

buongiorno Omar, volevo chiederti come, una volta tagliati i due raggi a 200 mm di quanti mm va avvitata la nipote sul raggio? Grazie mille, Angelo Del Vecchio.

Ciao Omar, i miei più vivi complimenti per gli ottimi articoli che pubblichi, sono un vero riferimento. Volevo chiederti una precisazione a rigurado della lunghezza dei raggi per il calibro Musson: il raggio deve essere tagliato a 200 mm considerando il filetto e dunque avvitando il nipplo a filo del foro della testa perchè sporga alla stessa maniera?

Ciao Francesco, grazie mille a te per leggerci! Esatto, il taglio è a 200mm compreso il filetto e il nipplo deve essere avvitato fino a che la testa del nipplo non corrisponda all’estremità filettata del raggio.

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