“La V100 Mandello? Il meglio dell’esperienza Aprilia in chiave Guzzi” - Motociclismo

2023-02-28 14:14:23 By : Ms. Cassie Luo

Piero Soatti, Responsabile Progettazione Moto Gruppo Piaggio, ci parla della V100 Mandello, della sua progettazione, delle scelte tecniche, delle sinergie con Aprilia, di fluidodinamica

Il motore della Moto Guzzi V100 Mandello

Ing. Soatti, quali erano gli obbiettivi di progetto al momento di iniziare a disegnare il foglio bianco?

“L’obbiettivo primario era quello di ottenere una piattaforma meccanica moderna e prestazionale, che rappresentasse un salto avanti importante rispetto alle Moto Guzzi conosciute finora. Il progetto della V100 è partito anni orsono ed il primo passo da fare era quello di avere un’architettura moderna della meccanica. Quindi niente più carter secco e frizione bidisco a secco ma carter semi secco e frizione in bagno d’olio e una meccanica compatta e inclinata in avanti (5°, ndr) per avere più spazio abitabile. Inoltre l’uscita dell’albero della primaria è più basso e insieme alla lunghezza del forcellone ci ha permesso una funzionalità molto migliore di prima pur senza montare un’asta di reazione.”

Provocazione: avete considerato di cambiare l’architettura del motore?

“Non è mai stata presa in considerazione, nemmeno lontanamente, l’idea di cambiare architettura del motore. Non è mai stato uno degli obbiettivi del progetto, nemmeno a livello di proposta del singolo. In ogni caso il progetto del motore è totalmente nuovo, l’unica cosa in comune con i precedenti è proprio l’architettura a V trasversale di 90°.”

Quali e quante sono state le sinergie con Aprilia in sede di progetto e sviluppo?

“Abbiamo attinto all’esperienza di Aprilia cercando di prendere il meglio tra quanto poteva essere utile alla “causa” Guzzi. Per esempio, il sistema Smart EC 2.0 delle sospensioni Öhlins viene dall’esperienza con la RSV4, ma la sfida è stata quella di modularlo in un’applicazione differente, cioè quella di una moto in cui il comfort ha prevalenza sulle prestazioni.”

Dove e quanto si differenzia il telaio della V100 dai precedenti, in particolare da quello della V85 TT?

“Le analogie tra i due telai finiscono dicendo che sono entrambi in tubi di acciaio. Sulla V100, rispetto alla V85, l’ammortizzatore ha un rapporto di moltiplica più elevato. Inoltre la zona centrale è più stretta e questo permette di avere pedane all’altezza corretta senza pregiudicare la luce a terra.”

La soluzione delle teste girate migliora la fluidodinamica? Come è gestito lo spazio sotto la zona del serbatoio vista la presenza anche del meccanismo delle ali?

“I condotti di aspirazione rettilinei sono un grosso valore aggiunto, ma vorrei sottolineare che, nonostante la presenza di una cassa filtro da ben 10 litri, tutti gli accessori dell’impianto di raffreddamento e i cablaggi sono nascosti alla vista, a testimonianza di un lavoro di progettazione condotto a braccetto tra tutti i reparti, che è un grande valore aggiunto.”

Come avete conciliato lo spazio per l’aspirazione con il meccanismo di apertura dei deflettori e il serbatoio della benzina?

“La cassa filtro si trova nella zona anteriore, ed al suo posto c’è il serbatoio, nella centrale della moto, favorevole anche per la centralità delle masse. Il meccanismo di apertura dei deflettori dal canto suo non occupa molto spazio.”

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